L'area
di progetto è collocata all'interno di un tessuto urbano puntiforme,
situato a ridosso della piazza e della chiesa di un piccolo paese
della pianura mantovana.
Il nuovo edificio si configura come una costruzione che si sviluppa attorno a una piccola corte interna.
Il fronte sulla pubblica via è completamente privo di aperture, fatta eccezione per la porta di ingresso alta quattro metri che enfatizza il tema della soglia, intesa come elemento di transito e di limite che separa un mondo esterno privo di regole e di qualità da un mondo artificiale controllato.
Le facciate dell'edificio sono prive di aperture domestiche e instaurano un rapporto selettivo con l'intorno, costituendo delle relazioni visive con l'unico fronte vegetale, collocato a est dell'edificio, e con il cortile interno.
Il nuovo edificio si configura come una costruzione che si sviluppa attorno a una piccola corte interna.
Il fronte sulla pubblica via è completamente privo di aperture, fatta eccezione per la porta di ingresso alta quattro metri che enfatizza il tema della soglia, intesa come elemento di transito e di limite che separa un mondo esterno privo di regole e di qualità da un mondo artificiale controllato.
Le facciate dell'edificio sono prive di aperture domestiche e instaurano un rapporto selettivo con l'intorno, costituendo delle relazioni visive con l'unico fronte vegetale, collocato a est dell'edificio, e con il cortile interno.
The
site is located at a point between the square and the church of a
small village in the Po Valley.
The new building develops around a small inner courtyard. The front facing the street has no openings apart from the main entrance.
Four metres high, it underlines the idea of the threshold conceived as an element of transit and delimitation that separates an outer world, without rules or qualities, from a controlled artificial one.
The walls of the building have no domestic openings, establishing a selective relationship with the surroundings and providing a visual rapport with the only side with vegetation, to the east of the building, and with the inner courtyard.
Foto Eugeni Pons
The new building develops around a small inner courtyard. The front facing the street has no openings apart from the main entrance.
Four metres high, it underlines the idea of the threshold conceived as an element of transit and delimitation that separates an outer world, without rules or qualities, from a controlled artificial one.
The walls of the building have no domestic openings, establishing a selective relationship with the surroundings and providing a visual rapport with the only side with vegetation, to the east of the building, and with the inner courtyard.
Foto Eugeni Pons